Il tè oolong è una variante di tè ottenuta dalla Camelia Sinensis, questa pianta può essere di alto fusto e superare metri di altezza oppure arrivare a circa un metro e venti ed essere coltivata in cespugli regolari detti anche ‘tavola di raccolta’.

Il tè oolong è un tè semi-fermentato, conosciuto anche come ‘wulong’ o ‘tè blu’, il suo nome “oolong” significa drago nero. In questa pagina parleremo specificatamente del tè oolong, che si differenzia dagli altri tipi di tè per molti aspetti, tra cui la lavorazione.

La produzione dei tè oolong richiede tradizione e artigianalità. Le foglie, costituite da una gemma e tre foglie, vengono esposte al sole e completano poi l’asciugatura in ambienti chiusi per favorire il processo di ossidazione.

La parte più importante della produzione è quando questo processo viene interrotto ed è per questo che viene definito il tè semi-ossidato. L’ossidazione può variare dal 10% al 80% a seconda delle indicazioni fornite dal maestro di tè. Subito dopo le foglie vengono sfregate tra loro per generare sapore, aroma e consistenza e portate all’ultimo processo di essiccazione. I sapori in tazza variano a seconda dell’ossidazioni e vanno da delicate note floreali e pesca, fino a sapori di nocciola tostata.

Quanto tempo posso lasciare in infusione il tè oolong?

Per una perfetta tazza di tè bisogna fare sempre attenzione a tre parametri: acqua, temperatura e tempo di infusione. Per il tè oolong la temperatura ideale si aggira tra i 70° e gli 80°. Se si supera questa temperatura le foglie rilasceranno più polifenoli e la bevanda risulterà amara e astringente.

Il tempo di infusione di un tè bianco è di massimo 3-4 minuti in base alla tipologia e al metodo di infusione. È da preferire sempre acqua pura e leggera che abbia un basso residuo fisso. La quantità è di circa 2-3 grammi per circa 200-250ml.

Qual è la differenza tra tè oolong, tè verde e tè nero?

La differenza tra queste tre tipologie di tè è il processo di ossidazione. I tè oolong sono tè semi ossidati e quindi si collocano tra il tè verde e il tè nero, il verde infatti ha un’ossidazione nulla o circa del 1-2%, mentre il nero del 90-100%. Ricordiamo che l’ossidazione non è altro che la reazione chimica dell’ossigeno sulle cellule vegetali che dona il tipico colore scuro delle foglie di tè.

Come avviene il processo di ossidazione?

Un buon tè Oolong non dipende solo dalla qualità della pianta, ma soprattutto dalla maestria del tea master nel lavorarne le foglie. I tè Oolong possono infatti essere diversi in base al grado di ossidazione delle foglie e al tipo di lavorazione. La figura incaricata di decidere a quale grado di ossidazione sottoporre la foglia è il tea master, che non saprà fino al termine della lavorazione il risultato finale.

Se nei tè verdi l’ossidazione è immediatamente fermata, e nei tè neri viene portata avanti fino a completa ossidazione, nei tè oolong si ha un grande spettro di possibili gradi di ossidazione (tra il 10% ed il 90%) che variano il profilo aromatico. Questa lavorazione influenza il colore della foglia di tè e anche le note aromatiche.