Anche se molti definiscono il Rooibos un “tè rosso”, non provenendo dalla lavorazione dalla pianta del tè, la Camellia Sinensis, bensì da un arbusto africano, l'Aspalhatus Linearis, non può essere definito tè, ma tisana di erbe.
L’Aspalatus Linearis è una leguminosa originaria dell'Africa meridionale che viene coltivata ai piedi della catena montuosa di Cedarberg. È un cespuglio dalle foglie aghiformi con piccoli fiori gialli e si ottiene dalla raccolta delle foglie che possono anche essere sminuzzate e ossidate per circa 8 ore, oppure mantenute verdi, infine essiccate attraverso un flusso d'aria calda.
Già conosciuto e utilizzato dagli abitanti del Sud Africa, e utilizzato come bevanda da secoli dalle popolazioni locali, il Rooibos venne coltivato, prodotto e venduto soltanto a partire dal1907 da un giovane colono di nome Benjamin Ginsberg, proveniente da un'antica famiglia russa da sempre occupatasi del commercio del tè.
Quali proprietà ha il Rooibos?
È una bevanda ricca di antiossidanti, vitamina C e numerosi minerali come calcio, ferro, fosforo e magnesio, ma non contiene caffeina, quindi è un ottimo sostituto del tè per gli intolleranti alla caffeina o per i più piccoli.
Ha molte virtù terapeutiche a causa del suo effetto antiossidante, difende inoltre dalle infezioni urinarie e combatte i reumatismi, è utile in caso di emicrania, ipertensione e insonnia, è un rilassante della muscolatura liscia quindi efficace per disturbi gastrointestinali e mestruali, è infine un ottimo integratore salino, rinfrescante e tonificante.
Che differenza c'è tra Rooibos rosso e Rooibos verde?
Esistono due varietà di Rooibos, il rosso che è la qualità più diffusa, ed il Rooibos verde. La differenza tra i due è il processo di lavorazione.
Il Rooibos verde non subisce un processo di ossidazione. Le sue foglie vengono raccolte e sottoposte ad una fonte di calore che fermi l’ossidazione dei polifenoli. Ha un sapore molto erbaceo, e viene bevuto per godere delle sue proprietà antiossidanti. Spesso infatti è usato come integratore naturale.
Il Rooibos rosso è la varietà più diffusa invece si ottiene con l’ossidazione delle foglie della pianta, che diventano più complesse a livello organolettico e danno un gusto particolare ed il caratteristico colore rosso all'infuso.
Quanto tempo posso lasciare in infusione il Rooibos?
Per una perfetta tazza di rooibos bisogna fare sempre attenzione a tre parametri: acqua, temperatura e tempo di infusione.
Per il rooibos la temperatura ideale si aggira tra i 90° e i 95°. Il tempo di infusione può variare dai 7 ai 10 minuti. È da preferire sempre acqua pura e leggera che abbia un basso residuo fisso.
La quantità è di circa 2-3 grammi per circa 200-250ml.